giovedì, Settembre 19, 2024
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100 ANNI DEL CONSORZIO VINO CHIANTI CLASSICO

2024, UN ANNO DI EVENTI IN VINO

Voglio parlarvi di un prodotto che rappresenta l’Italia nel Mondo, un prodotto d’eccellenza TOTALMENTE ITALIANO MADE IN ITALY: il Chianti che altro non è che una PARTE di porzione d’oro rosso di Regione, della nostra amata e pregiata Italia. Ricca di odori, sapori e di tanta cultura, sapienza e storia del VinuM.

Cento Anni del Consorzio Vino Chianti Classico

A.VI.TO, il consorzio dei consorzi che celebra il centenario del Chianti Classico
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Il 2024 è un anno speciale per il vino toscano, che festeggia il centenario del Consorzio Vino Chianti Classico, il più antico d’Italia, nato nel 1924 con l’obiettivo di tutelare e valorizzare una delle denominazioni più famose e apprezzate al mondo. Ma non è l’unico motivo di orgoglio per la viticoltura regionale, che può vantare anche la nascita di A.VI.TO, il Consorzio dei Consorzi, che riunisce 16 consorzi di vini a denominazione di origine della Toscana, con l’intento di coordinare le attività di gestione, promozione e valorizzazione dei vini toscani, nel rispetto delle norme di produzione e dell’informazione del consumatore.

A.VI.TO, acronimo di Associazione Vini Toscani a DOP e a IGP, si è costituito ufficialmente il 9 marzo 2019, con la firma dell’atto costitutivo davanti a un notaio, e ha sede a Firenze. I 16 consorzi aderenti rappresentano circa 5.000 imprese per oltre 20.000 addetti e un fatturato superiore al miliardo di euro. Tra le denominazioni coinvolte, oltre al Chianti Classico, ci sono il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano, il Morellino di Scansano, il Vernaccia di San Gimignano, il Carmignano, il Bolgheri, il Montecucco, il Valdarno di Sopra, il Val di Cornia, il Cortona, il Maremma Toscana, il Colli della Toscana Centrale, il Chianti, il Chianti Colli Fiorentini e il Chianti Colli Senesi.
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L’obiettivo di A.VI.TO è quello di creare una rete tra i consorzi toscani, per condividere le esperienze, le competenze, le risorse e le strategie, al fine di affrontare le sfide del mercato nazionale e internazionale, e di valorizzare la qualità, la tipicità, la biodiversità e la sostenibilità dei vini toscani. Tra le attività previste, ci sono la formazione, la ricerca, la comunicazione, il marketing, la promozione, la tutela, il controllo, la certificazione e la tracciabilità dei vini. A.VI.TO intende inoltre essere un interlocutore privilegiato con le istituzioni, le associazioni di categoria, le organizzazioni di consumatori e i media, per rappresentare gli interessi e le esigenze dei produttori toscani.

Tra le iniziative già realizzate o in programma, si segnalano la partecipazione a fiere ed eventi di settore, come il Vinitaly, il ProWein, il Wine Paris e il Vinexpo, la creazione di un sito web e di un marchio distintivo, la realizzazione di una campagna pubblicitaria sui principali quotidiani nazionali, la collaborazione con l’Università di Firenze per la realizzazione di un master in marketing e comunicazione del vino, la stipula di una convenzione con il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo per lo scambio di informazioni e buone pratiche, e la partecipazione al progetto europeo Wine in Moderation, per promuovere un consumo responsabile e consapevole del Vino.
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A.VI.TO si propone quindi di essere un punto di riferimento per il Vino Toscano, che può contare su una grande varietà e qualità di prodotti, frutto di una lunga storia, di una ricca tradizione e di una forte innovazione. Un Vino che ha saputo conquistare i palati e i cuori di milioni di consumatori in tutto il mondo, e che ha contribuito a fare della Toscana una delle regioni più amate e visitate. Un vino che celebra quest’anno il centenario del Chianti Classico, il gallo nero che ha fatto la storia e che continua a fare il futuro.

Evviva il buon Vino!

“Il Vino è come l’Uomo”…

Non posso non citare CHARLES BAUDELAIRE che, indubbiamente nelle sue opere il VINO assume un ruolo rilevante (diventa protagonista) con diverse sfaccettature e dai significati molteplici.

Nella raccolta “I fiori del Male” infatti è contenuta una sezione composta da cinque poesie che si intitolaIl vino e che segue un’altra famosissima raccolta intitolata “Quadri parigini.

©MS.

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