Il periodo di Quaresima
Lo spirito religioso nella società attuale si è affievolito anche a causa delle continue sollecitazioni mediatiche. Prive del necessario riserbo ed operando anche in controtendenza, inserendosi su alcune tematiche delicate, portano facilmente a confondere molti cosa sia realmente il periodo di Quaresima.
Il periodo di Quaresima
Dal punto di vista religioso la festa più importante della cristianità è proprio la Pasqua di Resurrezione del Signore che sostanzia l’apoteosi dopo il periodo di Quaresima. Questo lasso di tempo specifica e ricorda i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto ove viene sottoposto a tentazioni. Cronologicamente succede dopo il Battesimo nel Giordano, prima dell’inizio del Suo ministero pubblico. Questo è anche il periodo in cui i cosiddetti catecumeni si preparano a ricevere il battesimo istruendosi nelle verità della fede, vivendo l’ultima preparazione al loro battesimo. Rappresenta il culmine dell’anno liturgico ove la Chiesa cattolica e le altre Chiese ecumeniche vivono questa ricorrenza, un periodo di circa quaranta giorni antecedente alla celebrazione della Pasqua. Il Rito Romano inizia il Mercoledì delle Ceneri e si conclude il Giovedì Santo, mentre il Rito Ambrosiano parte dalla Domenica successiva al Martedì Grasso terminando il Giovedì Santo. Precedono il Triduo Pasquale.
Il messaggio di Papa Francesco “Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà”
Papa Francesco il 3 dicembre 2023 nella Prima Domenica di Avvento già ha trasmesso il Suo messaggio per la Quaresima 2024.
“… Come Israele nel deserto ha ancora l’Egitto dentro di sé – infatti spesso rimpiange il passato e mormora contro il cielo e contro Mosè. – Così anche oggi il popolo di Dio porta in sé dei legami oppressivi che deve scegliere di abbandonare. Ce ne accorgiamo quando ci manca la speranza e vaghiamo nella vita come in una landa desolata, senza una terra promessa verso cui tendere insieme. La Quaresima è il tempo di grazia in cui il deserto torna a essere – come annuncia il profeta Osea – il luogo del primo amore (cfr. Os 2,16-17). Dio educa il suo popolo, perché esca dalle sue schiavitù e sperimenti il passaggio dalla morte alla vita. Come uno sposo ci attira nuovamente a sé e sussurra parole d’amore al nostro cuore.”
Cercate e rischiate
Da San Giovanni in Laterano in Roma in quel discorso il Santo Padre Francesco ha espresso parole profetiche sempre più attuali.
“Nella misura in cui questa Quaresima sarà di conversione, allora, l’umanità smarrita avvertirà un sussulto di creatività: il balenare di una nuova speranza. Vorrei dirvi, come ai giovani che ho incontrato a Lisbona la scorsa estate: «Cercate e rischiate, cercate e rischiate. In questo frangente storico le sfide sono enormi, gemiti dolorosi. Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi. Ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo. Ci vuole coraggio per pensare questo» (Discorso agli universitari, 3 agosto 2023). È il coraggio della conversione, dell’uscita dalla schiavitù. La fede e la carità tengono per mano questa bambina speranza. Le insegnano a camminare e, nello stesso tempo, lei le tira in avanti”.
La Quaresima oggi
Durante il periodo di Quaresima questi momenti vengono di norma vissuti nel deserto interiore, in silenzio e riflessione, senza le tipiche esternazioni care al consumismo attuale. L’interiorità si ripiega su sé stessa più volte fino a cercare di capire la grandezza del mistero di questa Pasqua di Resurrezione. Un cammino che porta a rivedere costantemente gli indicatori di direzione di un sistema sociale ove la prevaricazione a scapito degli altri sembra sia diventata norma e misura giusta. Siamo pur sempre esseri naturali che hanno una parte psicologica e una fisica che necessitano di essere normalmente riequilibrate. Questo consesso sociale diventa sempre più impegnato a fornire inutili valori di successo che spingono a tralasciare sempre più il valore etico nel pensare. Questo periodo di Quaresima può quindi rivelarsi il momento giusto per azzittire il fragore della collettività impegnata a mostrarsi nella samsara, lo scorrere insieme nel gioco delle apparenze.