La memoria ballerina di Joe Biden e’diventato un problema politico internazionale…
L’Alzheimer é una demenza senile, caratterizzata da un processo degenerativo progressivo che distrugge le cellule del cervello, “causando un deterioramento irreversibile delle funzioni cognitive (memoria, ragionamento e linguaggio), fino a compromettere l’autonomia e la capacità di compiere le normali attività giornaliere”.
Forse è ciò che sta accadendo al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che oggi, ma in realtà da settimane, confonde o dimentica nome o persone.
Questa mattina incorso della conferenza indetta dopo aver parlato alla Casa Bianca, gli viene chiesto chiarimenti riguardo la situazione a Gaza, Biden ha confuso il presidente del Messico con quello egiziano Al-Sisi. “Come sapete – ha detto – inizialmente il presidente del Messico Sisi non voleva aprire l’accesso per permettere l’ingresso di materiale umanitario. Gli ho parlato, l’ho convinto ad aprire l’accesso”. In realtà il riferimento era al presidente dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi.
Non sappiamo se questi sono i primi sintomi di una demenza; ma certamente non è tranquillizzante per il mondo occidentale sapere che l’uomo che guida la più grande potenza al mondo, sia distratto o inaffidabile. In vista delle nuove elezioni presidenziali si spera che il partito democratico faccia le giuste valutazioni su il suo rappresentante.