venerdì, Settembre 20, 2024
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GEOELIER “CANTO SOLO NELLA MIA LINGUA PRENDERE O LASCIARE”

*Voglio turnà a Napoli»* non è il totolo di una canzone ma è un’affermazione post esibizione.

Sorriso rassicurante è il classico bravo ragazzo Geolier, protagonista assoluto della prima serata di Sanremo 2024.

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 «Ho pensato che non potevo tornare più indietro. Quindi sono andato sul palco e quando ho finito ho subito chiamato i miei» 

Con la sua “I p’me, tu p’te” ha subito scalato le classifiche dei download poche ore dopo l’uscita.

Al battesimo Emanuele Palumbo, in arte Geolier, vive a casa sua, tra Secondigliano e Miano, che in la partecipazione ha subito fatto discutere e provocato qualche polemica.

Geolier è un vero e proprio fenomeno, un caso unico nel panorama della musica italiana di questi anni. Il suo ultimo album, Il coraggio dei bambini, è stato quello più venduto in Italia nel 2023. Parteciperà alla gara con la canzone I p’me, tu p’te.

Canzone che ha scatenato tantissime polemiche da quando il testo è stato pubblicato e diffuso su Tv Sorrisi e Canzoni. Per la forma di napoletano in cui è stato scritto, una specie di abominio per alcuni scrittori, attori e i neoborbonici che hanno successivamente corretto il testo, lo hanno poi inviato al cantante e alla casa discografica, e hanno invitato tutti a iscriversi a un corso di napoletano che ricordiamo essere una lingua.Piuttosto esemplare la risposta del cantante.

“Il pezzo di Sanremo l’ho scritto come tutti i miei precedenti”, ha dichiarato in un’intervista a Il Mattino. “È il mio dialetto, è il mio rap e … sembra mi capiscano, non solo a Secondigliano, non solo a Napoli, non solo in Campania. Nel mio flow, magari un po’ rionale, le vocali sono poche, le parole vengono triturate per correre veloci, per seguire il ritmo, il flusso. L’hip hop è slang, gergo, linguaggio di strada, anche nello scrivere ne devi rispettare le radici”. Ha riconosciuto che al momento non riesce proprio a cantare in italiano.

Per dedicarsi totalmente alla musica si è licenziato dal lavoro in una fabbrica di lampadari. È esploso, con l’aiuto di Nicola Siciliano, con P Secondigliano. Ad appoggiarlo nella sua scalata anche Luchè, rapper anche lui di Napoli Nord, che ha fatto la storia con i Co’Sang e che lo ha messo sotto contratto con la BFM Records. Emanuele, il primo album, è uscito nel 2019 con la Universal. All’interno feat con Gué Pequeno, Emis Killa e lo stesso Luchè. Ha collaborato con Gigi d’Alessio, Rocco Hunt, Mace, Emis Killa, Sick Luke, Coez e Shablo.

Il Coraggio dei bambini, il suo secondo disco, è stato da subito un successo devastante. È primo nella Classifica degli album più ascoltati dell’anno in Italia su Spotify e della Top Album FIMI 2023 fino ad oggi. All’interno i feat con Sfera Ebbasta, Shiva, Paky, Guè e altri big della scena. Ad aprile è uscito un repack dell’album, Atto II, con sei inediti. Ha partecipato ai due Red Bull 64 Bars Live. L’anno scorso si è esibito in due tour in tutta Italia, quattro date sold out al Palapartenope, altre tre invece riempiranno lo Stadio Diego Armando Maradona. È tifosissimo del Napoli.

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